Nel stampa industria, i punti servono come unità di misura fondamentale. Il loro scopo è quello di misurare lo spessore dei fogli di carta. Per essere precisi, un singolo punto misura 1/1000 di pollice.
I punti, abbreviati in pt., trovano un uso comune nella stampa e nella rilegatura. Corrispondono a 1/72 di pollice (equivalenti a circa 0.0139 pollici o 0.3527 mm). Per quanto riguarda la stampa digitale, i punti sono spesso impiegati per misurare le dimensioni dei caratteri, la spaziatura delle linee (interlinea) e vari elementi della pagina.
Uno dei ruoli chiave dei punti è garantire una qualità costante durante tutto il lavoro di stampa. Utilizzando i punti per misurare spessore della carta, le stampanti possono garantire che ogni foglio all'interno di un progetto possiede uniformità di spessore. Questo elimina problemi come inceppamenti della stampante e sbavature di inchiostro.
Inoltre, i punti aiutano anche a stimare i costi del lavoro di stampa. Man mano che la carta diventa più spessa, si accumulano più punti, il che comporta spese più elevate dovute al maggiore utilizzo di inchiostro e alla difficoltà di stampa.
Sebbene alcune stampanti possano utilizzare anche libbre o grammi per metro quadrato (GSM) per misurare lo spessore della carta, i punti restano l'unità di misura predominante nel settore, soprattutto per quanto riguarda la determinazione dei prezzi.
Nei libri e nella stampa in generale, i punti hanno un'importanza significativa. Svolgono un ruolo cruciale nell'allineamento testo efficacemente sulle pagine, consentendo al contempo la creazione di bordi decorativi ed elementi di design. I punti aiutano a stabilire coerenza e ad assicurare leggibilità nei progetti, contribuendo al contempo a creare un'estetica gradevole che cattura l'attenzione dei lettori o degli spettatori.